martedì 28 settembre 2010

MTB sulla via della Croce fino in Paradiso

Molti di voi sanno che, Giuditta esclusa, la mia più grande passione è lo sci di fondo, ma devo ammettere che anche la MTB da delle grandi soddisfazioni e sebbene ultimamente mi cimenti di rado sugli sterrati, in sella al mio bolide d'argento faccio dei gran bei giri. Una delle mie zone preferite è Valganna, dove conosco alcuni tracciati degni di nota, non troppo difficili, in parte su asfalto e in parte su sterrato. Il punto di partenza dell'itinerario che segue potrebbe essere qualsiasi comune in zona Arcisate (Induno, Bisuschio, Besano, ...) in modo da compiere il giro ad anello completo. Il tour che vi propongo consiste in un collage di vari giri che ho fatto nel corso degli ultimi anni e quindi posso solo stimare lunghezza e tempo di percorrenza: probabilmente ci sono molte varianti che non conosco ...... se ne conoscete qualcuna commentate pure.

ANELLO ARCISATE-VALGANNA-ALPE DELLA CROCE-CUASSO-ARCISATE
ITINERARIO - Da Arcisate, passando per Induno, fino a Valganna su strada asfaltata fino all'inizio della ciclabile della Valganna. Proseguire sulla ciclabile (inizialmente sterrata poi asfaltata) fino al Maglio di Ghirla. Da qui tornare verso il centro dell'abitato di Ghirla e prendere la strada asfaltata in salita per Marzio. Dopo la lunga salita, scendere due tornanti verso Marzio e imboccare Via Porto Ceresio. Dopo 1 km la strada si trasforma in un ampio sterrato che porta all'Alpe della Croce (breve deviazione e sosta obbligatoria al Sasso Paradiso). Da qua si scende verso Cuasso lungo un'ampia carrabile sterrata/lastricata. Dall'abitato di Cuasso al Monte si prosegue in discesa su asfalto verso Borgnana, poi Cuasso al Piano, Bisuschio e infine si torna ad Arcisate.

venerdì 10 settembre 2010

Miniere a cascata (parte 2).

Ciao a tutti!
Vi starete chiedendo perchè l'articolo è diviso in due parti, magari domandandovi cosa c'entrano le cascate con le miniere... Di ritorno dall'itinerario in mezzo alle miniere, in prossimità di Cogne, abbiamo notato un cartello che indicava "Cascate di Lillaz". . Il giorno successivo, ovviamente incuriositi dall'indicazione, armati di macchina fotografica, abbiamo seguito i cartelli fino a Lillaz dove abbiamo scoperto un piacevole itineario per tutta la famiglia, proprio dietro il centro abitato. Ed ecco svelato l'arcano! Se non fossimo andati a vedere le miniere probabilmente non avremmo visto il cartello e non saremmo andati ad ammirare le cascate, da qui il collegamento tra i due articoli. Inolte, detto tra noi, un articolo solo mi sembrava un pò lunghetto...
Con il rumore delle cascate, non ancora visibili, a fare da in sottofondo musicale, abbiamo scoperto, con nostra somma gioia (ovviamente), un bel percorso geologico attrezzato lungo la parte pianeggiante del sentiero. Qui grandi massi corredati da cartelli descrittivi ci illustrano la storia geologica dell'intera valle, il percorso è accessibile anche a ipo e non vedenti grazie alle scritte in braille allegate ai cartelli.
Proseguendo lungo la valle, dopo pochi minuti di cammino lungo il corso del torrente Urtier, si arriva alla base delle cascate. Qui le acque del torrente fanno un fragoro salto di 150 m. il rumore è quasi assordante e la mole di acqua che si precipita a valle è veramente grandiosa. Alla base della cascata, come di regola, un bel arcolabeno si sorma tra legoccioline d'acqua che ci bagnano. L'itinerario prosegue a lato delle cascate facendo un anello che ci porta fino alla loro sommità, da dove è possibile ammirare le cascate dall'alto.

Miniere a cascata (parte 1).

Ciao a tutti!
Durante le nostre vacanzine in montagna oltre ad aver percorso a piedi la Valnontey, il pomeriggio dello stesso giorno che abbiamo visitato il Giardino Botanico Paradisia abbiamo deciso di partire alla scoperta delle miniere di Cogne, di cui io ignoravo l'esistenza. Poco lontano dal centro di Cogne è situato il Museo Minerario, che non abbiamo potuto visitare perchè il mercoledì è chiuso... e ovviamente la nostra gita è stata proprio di mercoledì...
Per ovviare a ciò abbiamo deciso di percorrere parte di un anello che da Cogne risale lungo la Valle del Torrente Grauson attraversando l'area nella quale sono situate le miniere. La nostra piccola passeggiata fa parte di un anello più grande, che prevede un dislivello di 850 m e, come abbiamo potuto constatare dall'altro versante della valle, un passaggio non semplice sul conoide di materiale di scarto che si trova presso la miniera di Larsinaz. Le miniere si trovano tra i 2000 e i 250 m di quota, di conseguenza abbiamo potuto osservarne solamente una, quella di Larsinaz.
Anche se la passeggiata è stat corta mi sembra opportuno compilare lo stesso la nostra scheda.

MERCOLEDI' 18 AGOSTO 2010
ITINERARIO - Gimillan, ponte località Ecloseur e ritorno.
SPORT - Trekking.
DISLIVELLO - 150 m.
TIPOLOGIA DI PERCORSO -Sentiero semplice quasi sempre alla stessa quota.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Nessuna
TEMPO DI SALITA -Circa 1h 30min con discreta calma
PAESAGGIO - La valle del torrente Grauson si presenta stretta e con versanti molto acclivi sui quali spiccani i fabbricati e i conoidi di detrito della Miniera Larsinaz. Arrivati al ponte in località Ecloseur il paesaggio cambia e la valle si apre in una bella piana prativa con caratteristiche malghe. 

venerdì 3 settembre 2010

Un paradiso d'alta quota: il Giardino Botanico Paradisia.

E' vero, visitare giardini botanici non si può proprio proprio definire "attività sportiva" (anche se magari si cammina per due ore!). Però, a volte, è utile anche prendersi una piccola pausa per ammirare le meraviglie che ci regala la Natura. Magari usandola come scusa per fare una pausetta tra un'escursione o una pedalata e l'altra. Quando poi il Giardino Botanico è proprio davanti al campeggio, che ti guarda ogni mattina, come fai a ignorarlo?
E così, approfittando della giornata non bellissima, Mercoledì 18 Agosto ci siamo presi una pausa e in mattinata abbiamo visitato il Giardino Botanico Paradisia. Il Giardino, sito sul fondovalle della Valnontey, è nascosto dietro un dosso, che lo cela da sguardi indiscreti. Una volta superato il dosso e entrati nel Giardino, meraviglie delle meraviglie, ci è apparso davanti agli occhi un piccolo paradiso. Anche se eravamo ad agosto inoltrato devo ammettere che mi sono stupita della quantità di specie ancora in fiore.
Il Giardino, come già accennato, è strutturato in aiuole e contiene anche un piccolo itinerario geologico. I piccoli vialetti che lo attraversano permettono di ammirare tutti gli esemplari ed in mezzo al Giardino è stata anche lasciata un'area incolta per le farfalle. Se poi si è un pò stanchi o se la soglia di relax è arrivata al massimo, panchine invitanti ci incoraggiano a sederci un momento per gustare al meglio il panorama sul Giardino e sulla vallata.
Ovviamente, trovandomi in uno di quei luoghi che considero "paradiso terrestre" non ho potuto esimermi dallo scattare giusto quelle settantaquattro foto, di cui vi riporto di seguito soltanto alcune.